Concorso “Leggere il Novecento”: le premiazioni

Giugno 1, 2023 Categoria: ,


Da sinistra: la prof.ssa Beba Restelli dell’Associazione Bruno Munari, la prof.ssa Laura Bosio, editor e scrittrice, il nostro prof. Carlo Campanini. 

Martedì 22 maggio presso la Sala Carlo Maria Martini dell’Istituto Leone XIII si è svolta la premiazione del concorso letterario Leggere il Novecento, promosso dal Dipartimento di Lettere dei nostri Licei e giunto alla sua quinta edizione.

Si è trattato di una ripartenza – dopo la sospensione, per due anni, dovuta alla pandemia – e al tempo stesso di un rilancio: il concorso, prima destinato alle sole scuole lombarde, è stato infatti aperto in questa sua nuova edizione a tutte le scuole d’Italia.

Tratto distintivo della formula che caratterizza il concorso è il mettere in dialogo tra loro due opere letterarie, una propria del secolo XX e una contemporanea, con il duplice obiettivo di offrire uno spunto per approfondire e ampliare lo studio della letteratura novecentesca e, al tempo stesso, di sollecitare alla lettura della narrativa contemporanea.

Quest’anno i due testi scelti sono stati il romanzo di Simona Lo Iacono, La tigre di Noto – imperniato sulla vita della scienziata italiana Anna Maria Ciccone – e La storia di Elsa Morante.

Ed è stata proprio Simona Lo Iacono a proporre per questa edizione la lettura del romanzo della Morante:

Il libro della Morante è entrato nella mia vita perché mi ha insegnato la pietà umana. La “grande” Storia di cui parla Elsa Morante è quella che si abbatte sui destini dei piccoli, degli ultimi, dei defilati, facendo deragliare i loro precari equilibri. Mettendo a repentaglio la loro fragilità. Scrivere è allora l’unico mezzo per dare nuova dignità a chi non sa dire, o a chi non può dire, perché è stato privato della possibilità di raccontarsi e quindi di esistere. “La storia” recupera la voce dei deboli e, facendolo, li resuscita, li riabilita. Così la letteratura diventa un atto di amore e di trasfigurazione.

La Lo Iacono, in collegamento online per tutto il corso della premiazione, ha quindi voluto indirizzare parole di grande apprezzamento agli elaborati presentati dagli studenti partecipanti al discorso.

I vincitori hanno ricevuto i premi direttamente da Laura Bosio – editor e scrittrice, già docente di Tecniche di scrittura al Laboratorio di Giornalismo della Università Cattolica – e da Beba Restelli – allieva e collaboratrice di Bruno Munari, educatrice e formatrice sul Metodo Bruno Munari e socio fondatore dell’Associazione Bruno Munari – entrambe presente in Sala Martini.

A completare la giuria del concorso, hanno inoltre partecipato alla premiazione, in collegamento telematico, Iacopo Basagni – editor in chief presso Rizzoli Libri-Mondadori – e Luca Lundari – studioso di narratologia crossmediale e docente di Lettere nei Licei.

Vincitori sezione “Racconto”

La giuria ha deciso di assegnare il primo premio del concorso per la sezione “Racconto” agli studenti di Terza Liceo Classico Marco Suarez, Giacomo Vitali e Danilo Beltrami per il testo Mario con le seguenti motivazioni: innanzitutto per l’originalità e la profondità di prospettiva della narrazione. La storia di Mario è paradigmatica delle storie degli uomini comuni travolti dalla storia sì, ma in grado di resistere, in primo luogo grazie alla propria forza interiore.

Vincono invece la menzione d’onore per la medesima sezione due racconti: La fragilità di un respiro, di Chiara Regruto (Quarta Scientifico A) e Hakata, di Alessandro Bellia e Sihao Hu (entrambi di Quarta Liceo Classico), con le seguenti motivazioni:

Accompagnato da parole che riecheggiano i romanzi di Morante e Lo Iacono, La fragilità di un respiro di Chiara Regruto – testo sobrio, concreto, dolente – riguarda tutti noi: «Basta così poco a lasciarsi sfuggire una vita tra le dita, ed è sufficiente che le trame della grande Storia siano troppo larghe per non riuscire a trattenere le storie con la “s” minuscola, per scordare prematuramente le persone che l’hanno veramente popolata, la Storia».

Il racconto Hakata, oltre a presentare una scrittura elegante, curata e accattivante, manifesta un uso molto sapiente di un taglio narrativo di tipo “registico”, che favorisce l’immedesimazione e la suspense; la scelta del momento storico in cui ambientare il conflitto tra la Storia e le vicende individuali, poi, per quanto non paradigmatica, è originale e molto interessante.

Vincitori sezione “Elaborato multimediale”

Il primo premio per la realizzazione di un elaborato multimediale è andato ad Asia Crudo e Sofia Pertici, dell’Istituto Massimo di Roma, mentre agli studenti Riccardo Scibetta, Nicole Ortis e Tommaso Calì (Quinta Liceo Scientifico A) va la menzione d’onore. Di entrambi gli elaborati riportiamo le rispettive motivazioni:

[…] Il video di Asia Crudo e Sofia Pertici si avvia circolarmente alla conclusione davanti a una parete di libri, e noi ci identifichiamo nella ragazza e nel ragazzo che le stanno di fronte, e in questa convinzione: “Leggere il Novecento è la chiave per vivere il futuro… significa conoscere il peccato originale dell’uomo contemporaneo… significa rischiare, e rischiare significa agire, significa cambiare”. Un “corto” accorato che sta al di qua di manierismi e feticismi, e riesce a interrogarci.

Il video You cut di Riccardo Scibetta, Nicole Ortis e Tommaso Calì, ben fatto, è intrinsecamente originale e trasgressivo, innanzitutto per la forza comunicativa degli intervistati, specialmente il secondo. Si assiste con partecipazione al realismo delle immagini e delle voci degli “altri” della nostra società, ma quali altri? Quelli più umili, che vivono le apparentemente piccole vicende individuali nella storia, come la Morante ci insegna, che però richiedono la forza della Tigre di Noto per essere vissute con autenticità.