“Ogni giorno, quando esco per andare a scuola”

Gennaio 27, 2023 Categoria: ,

Ogni giorno, quando esco per andare a scuola
Un percorso bibliografico per il Giorno della Memoria
Istituto Leone XIII | 27 gennaio 2023

È dedicato al tema dei “bambini nella Shoah” il piccolo percorso bibliografico allestito presso il nostro Istituto per celebrare il Giorno della Memoria 2023.

L’intento è quello di offrire ad alunni e studenti – dalla Scuola Primaria ai Licei – la testimonianza di loro coetanei travolti tra il 1939 e il 1945 dalla brutalità, al limite del dicibile, della Shoah.

È dunque anche, per tutti, l’invito a ripercorrere (qui per brevi cenni e qualche spunto) la vicenda del genocidio del popolo ebraico attraverso gli occhi dei bambini e degli adolescenti che lo subirono: Con gli occhi di bambina, come Liliana Treves Alcaly sceglie di intitolare le proprie memorie.

Bambini ed adolescenti nella cui vita irrompe – prima per segnali inquietanti, poi con velocità sempre più crescente, travolgente – tutto l’orrore della persecuzione operata dai nazisti e dai loro alleati.

Bambini e adolescenti che vivevano una vita normale, spensierata come dovrebbe essere per la loro età. Bambini che facevano gite con i genitori, andava a scuola, giocavano a biglie, facevano sport, vivevano i loro primi innamoramenti, cominciavano la conoscenza di se stessi. Come i bambini e gli adolescenti che ogni mattina varcano la soglia delle nostre scuole e – molti, al giorno d’oggi, ma non tutti – delle scuole di tutto il mondo.

Tra gli aspetti che più generarono sofferenza nel processo di discriminazione genocidaria, una parte importante fu infatti rappresentata proprio dall’esclusione dalla scuola pubblica, come ci spiega Sara Valentina Di Palma nel suo saggio I bambini nella Shoah:

Tuttavia, per i bambini il peggiore aspetto della persecuzione consiste nell’umiliante esclusione dalla scuola pubblica – toccante nella testimonianza di Pietro Terracina, allontanato dall’aula sotto lo sguardo di compagni ed insegnanti. Attraverso tale provvedimento, essi iniziano a nutrire dubbi sconcertanti sulla loro appartenenza alla società e prendono dolorosamente coscienza del loro ebraismo, ma sentendosene in alcuni casi orgogliosi […] Va del resto ricordato che studiare in una scuola ebraica, in piena persecuzione, significa spesso lottare contro numerosi disagi, dalle sedi sempre più fatiscenti alla costante diminuzione degli alunni – perché nascosti o emigrati, nell’ipotesi più confortante, o deportati, nel caso peggiore – e al cambiamento frequente degli insegnanti, che a loro volta scompaiono numerosi”.

Questa importanza e questa centralità della scuola nel processo di strutturazione del sé e del mondo emerge in tutta la sua forza – e, spesso, con una ingenua freschezza che rende ancora più tragica la conoscenza del suo epilogo – nel Diario di Anna Frank, così come in quello della studentessa Mary Berg, a cui fa riferimento il titolo della presente esposizione.

Essa emerge anche nella sua capacità “resistenziale”, documentata dai disegni dei bambini di Terezín e dalla attività dei maestri e delle maestre che in quei mesi, grazie all’insegnamento, riuscirono in qualche modo ad alleviare la sofferenza dei loro alunni, aprendo loro spazi di creatività, di evasione, di espressione e, ci si conceda la parola, di “normalità”, proprio lì, al margine dell’inferno, o dentro di esso.

Certamente altri e più profondi orrori successero alla perdita del diritto di andare a scuola; pure ci sembra che sia la medesima logica a portare – in modo ferreo e consequenziale, come lo scorrere di un grave lungo un piano inclinato – dalla perdita di un diritto fondamentale alla traduzione forzata nei campi di sterminio. Ieri. E speriamo mai più.


Materiali presentati:

Oltre ad alcuni volumi utili ad un percorso sul tema bambini, scuola e Shoah, sono esposte alcune opere dell’artista Davide Casari ispirate alla silloge poetica Ad ora incerta di Primo Levi e otto cartelloni riproducenti i disegni dei bambini di Terezín custoditi presso il Museo ebraico di Praga.

Clicca qui per una breve descrizione della storia dei disegni dei bambini di Terezín (in italiano e in iglese).