Scambio culturale a NY

Dicembre 1, 2022 Categoria: ,

Chi di noi a 14-15 anni non avrebbe sognato di partecipare ad uno scambio culturale a New York? La meta non ha certo bisogno di presentazioni.

Eppure – e mi permetto di dare questa opinione alla mia seconda esperienza come accompagnatore – ciò che resta non è, o almeno non è solo, ciò che si vede o ciò che si fa. Il lascito più interessante dal mio punto di vista è osservare come dei perfetti sconosciuti, con tutte le riserve, le disarmonie e gli imbarazzi propri della loro età, arrivino a stringere delle relazioni particolari, estremamente significative, passando insieme non più di 20 giorni, separati da mesi di distanza.

Certo, è gioioso osservare le reazioni dei ragazzi che ammirano la Tri-State area dalla cima dell’Empire State Building; eppure quel momento, per bello e atteso che sia, viene presto soppiantato dalle altre esperienze che vengono loro proposte, numericamente sproporzionate rispetto al poco tempo che hanno (dalla visita dei quartieri più trendy di Manhattan al volontariato tra i più poveri abitanti del Bronx). Non è quello che si sedimenta, piuttosto lo fa il senso profondo dell’intera esperienza che vivono.
Arrivano, sono lontani dalla famiglia, e ne trovano una pronta ad accoglierli, a condividere gli spazi più intimi della loro quotidianità con loro. Ed essendo accolti imparano ad accogliere a loro volta, per quando toccherà a loro, dopo qualche mese.

Sembrerà retorica, ma l’emozione più grande per me quest’anno è stata ritrovare gli alunni della Fordham Prep coinvolti nello scambio dello scorso anno che mi salutavano ringraziandomi dell’esperienza vissuta insieme: “Ho sentito Giulio l’altro giorno“, mi ha detto Will; “Ho raccomandato ai miei compagni dubbiosi di partecipare assolutamente allo scambio: è stata letteralmente l’esperienza più affascinante della mia vita“, mi ha confidato AJ.

Vicino al momento del ritorno a casa, ripercorro questa decina di giorni, e ripenso col sorriso al fatto che non ho passato una sola sera da solo a casa, ogni giorno invitato fuori dai colleghi con i quali ho fatto amicizia l’anno scorso (grazie Edward!).

I ragazzi sembrano aver goduto a pieno questi giorni, ma aspetto di vedere che frutto porteranno i semi che hanno piantato.

Prof. Michele Genovese

…il reportage continua  con l’intervista a Riccardo “Kiki” Capuzzo (2. Liceo Scientifico C) fatta da Beatrice Corsetti (2. Liceo Scientifico A) per la quinta puntata de “La voce del Leone“, il podcast interamente realizzato dagli studenti. Clicca qui per vedere l’intervista (…e recuperare gli episodi precedenti!).