“Finestre” e “Incontri”: due progetti con il Centro Astalli

Novembre 28, 2022 Categoria: ,

Nel corso della settimana scorsa gli studenti delle classi Terze della Scuola Secondaria di I Grado, coordinati dalla prof.ssa Mariella La Rosa, hanno partecipato a due progetti del Centro Astalli: il progetto “Finestre – Storie di migranti” (nella giornata di giovedì 24 novembre) e il progetto “Incontri”, volto alla promozione della conoscenza delle principali identità religiose presenti in Italia (nella giornata di sabato 26 novembre).


Progetto Finestre – giovedì 24 novembre

– “Madi, come mai non piove più in Mali?”

– “La siccità non dà tregua e ogni anno il raccolto è più povero. La terra dei miei nonni, coltivata dai miei genitori, non dava più frutti. È così da tanto tempo”.

Nella mattinata di giovedì 24 novembre gli studenti delle classi Terze della Scuola Media hanno incontrato Madi, un rifugiato climatico, e Luisa, del Centro Astalli (qui sopra in foto con la prof.ssa La Rosa), dopo un lungo lavoro in classe sul tema dei rifugiati, migranti, richiedenti asilo ed apolidi.
Questo incontro, inserito nel modulo interdisciplinare “La cura della nostra casa comune“, si interseca con il progetto “Finestre – Storie di rifugiati” promosso dal Centro Astalli della Compagnia di Gesù:

“Il progetto vuole favorire in un pubblico soprattutto di giovani e di studenti la riflessione sul tema dell’esilio, in particolare attraverso il contatto diretto con rifugiati e l’ascolto delle loro storie di vita. La speranza è che quanti sono ‘toccati’ da questo progetto scoprano non solo chi sono i rifugiati e cosa si fa o non si fa per loro sul piano nazionale e sovranazionale, ma soprattutto scoprano anche quanto un rifugiato ha da dire.
L’obiettivo principale è quello di contribuire a creare dei canali e delle formule di comunicazione che facciano passare i rifugiati da destinatari di servizi a protagonisti di un’offerta culturale.
‘We will let their lives speak’: come dice un antico proverbio quacchero, il modo più efficace per parlare dei rifugiati è far parlare le loro vite, dare la parola alle esperienze. I numeri, le statistiche, i sussidi didattici aiutano a quantificare l’orrore e la stupidità, ma il cuore del progetto consiste nell’incontro diretto con chi ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’esilio, un incontro capace di scardinare tanti pregiudizi e luoghi comuni.
Il progetto è patrocinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e dalla Pontificia Università Gregoriana.”

 

Progetto Incontri – sabato 26 novembre

Si tratta di un percorso per la promozione del dialogo interreligioso, che ha l’obiettivo di aiutare i giovani a superare gli stereotipi e i pregiudizi più comuni e a scoprire che ogni religione è una realtà complessa e variegata, che si può comprendere solo con la conoscenza delle fonti e, soprattutto, con l’incontro diretto con persone che vivono la propria fede nell’esperienza quotidiana, una proposta di dialogo quotidiano fatto di rispetto, curiosità, condivisione di valori e di obiettivi per la costruzione di una società più ricca e aperta.

Il Leone lo scorso anno ha sperimentato tale percorso insieme alla testimone di religione Sikh Ramandeep Kaur; quest’anno il percorso si conclude con una visita al tempio Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib di Pessina Cremonese che ci ha accolti nella giornata di sabato 26 novembre.

Alla visita era presente anche Ramandeep Kaur, per arricchire le testimonianze.
Il tempio è aperto ogni giorno, ma solo il sabato è prevista l’organizzazione di queste giornate ricche di attività; è il giorno in cui la maggior parte della comunità si dedica al tempio accogliendo le scuole, motivo per cui è stata scelta questa data.