“La nuova normalità”: online il video dell’incontro

Febbraio 16, 2022 Categoria: ,


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È all’insegna di una nutrita partecipazione di pubblico che si è tenuto ieri sera, martedì 15 febbraio 2022, l’incontro online “La nuova normalità: gli adolescenti di oggi spiegati ai genitori” – primo incontro di rete organizzato da due scuole della Fondazione  Gesuiti Educazione.

Numeri di tutto rispetto – con circa 600 visualizzazioni nel giro di poche ore – che si spiegano in primo luogo certamente con la caratura dei relatori presenti e con l’attenzione che gli educatori e i genitori delle scuole della rete sempre prestano ai temi educativi, ma che pure vogliamo leggere come la cifra di un crescente bisogno di strumenti utili a comprendere le nuove generazioni, specie dopo il crinale rappresentato dal periodo pandemico, con le sue inevitabili ripercussioni e rifocalizzazioni.

L’incontro – introdotto dal prof. Vincenzo Sibillo, Direttore generale dell’Istituto Sociale di Torino, ha avuto come relatori il prof. Matteo Lancini – psicologo e psicoterapeuta, docente presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore del saggio L’età tradita. Oltre i luoghi comuni sugli adolescenti” (Raffaello Cortina Editore, 2021), e il prof. Luca Diliberto, docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I Grado del Leone XIII. Ha moderato gli interventi il prof. Antonello Famà, docente di religione dell’Istituto Sociale di Torino.

Il prof. Matteo Lancini ha ripercorso le osservazioni, i rilievi fattuali e la tesi interpretativa esposti nel suo recente saggio. Si tratta di un nuovo paradigma interpretativo, capace di gettare una luce inedita e preziosa sulla comprensione della condizione degli adolescenti di oggi.

Smontando i luoghi comuni che ancora troppo spesso la nostra società e il cosiddetto senso comune si portano dietro – i giovani come soggetti trasgressivi, ostili, in guerra con le figure del mondo adulto, o ancora, come irresponsabili – il prof. Lancini ci mostra invece il vero volto della generazione odierna: attenta, rispettosa delle normative, estremamente competente dal punto di vista relazionale,  desiderosa di un rapporto sincero e aperto con gli adulti.

Anche le fragilità che li attraversano sono dunque diverse da quelle delle generazioni precedenti: eccessivamente responsabilizzati nell’età più tenera, si trovano viceversa infantilizzati in quella adolescente, privati di responsabilità e spazi propri, di un cortile dove giocare in autonomia, della strada. Privati della libertà anche di sbagliare, di farsi male, cioè di crescere. Abituati fin da piccoli ad inseguire il mito del successo e della popolarità personale, il mito della perfezione – anche estetica – si trovano poi a crollare nell’impatto con la realtà, con l’ostacolo, con il limite proprio della condizione umana.

La parola è quindi passata al prof. Luca Diliberto che, in dialogo con le analisi del prof. Lancini, ha ricordato anzitutto come ogni singolarità adolescenziale sia un “mistero” e l’attività educativa degli adolescenti sia precisamente “il prendersi carico di questo mistero, unico ed irripetibile, che il loro crescere consegna loro”. Il prof. Diliberto ha poi evidenziato la particolarità e l’importanza dell’età della pre-adolescenza – “età dimenticata” nella riflessione degli adulti, tanto quanto quella degli adolescenti è una “età tradita”. E questo nonostante essa costituisca proprio una “nuova nascita”, momento aurorale e magico, “luogo germinale di una personalità che si metterà in gioco in un percorso di vita”.

Punto di forte convergenza tra l’analisi del prof. Lancini e la visione del prof. Diliberto – così come delle scuole tutte della rete Gesuiti Educazione – è la visione di una scuola inclusiva, aperta il più possibile, da vivere anche oltre l’orario didattico strettamente inteso: la visione di una “scuola campus” come da tempo si sta costruendo nelle scuole della Compagnia di Gesù.