Il Biennio a Gressoney

Settembre 30, 2021 Categoria: ,

Tamponati e greenpassati, sono giunti ieri a Villa Belvedere gli alunni delle classi 2B e 2C del Liceo Scientifico – quarto ed ultimo turno dei soggiorni d’accoglienza a Gressoney dedicati al Biennio – mentre i ragazzi e le ragazze del terzo turno (2A Liceo Classico e 2A Liceo Scientifico) si trovavano già sulla strada di casa e dopo che gli studenti delle classi Prime (secondo e primo turno) ospitati nella settimana precedente, avevano fatto da apripista.

Giornate di accoglienza per iniziare l’anno all’insegna della socialità, per recuperare le relazioni di classe e per ripercorrere quanto fatto l’anno scolastico precedente, aprendo lo sguardo con occhi nuovi e consapevoli su questo cammino appena iniziato.

Guidati dai proff. Alvarez, Brun e Turconi (primo turno); dai proff. Popa, Rossi F., Saia, Torrisi e Walshe (secondo turno), dai proff. Fischetti, Genovese, Magnano e Sartini (terzo turno) e dai proff. Biscardini, Capello, Cattaneo e Fischetti (quarto turno), i ragazzi hanno potuto riannodare i fili della socialità e dello studio alternando workshop legati alle materie scolastiche con passeggiate in montagna, cacce al tesoro, laboratori di teatro e diversi momenti di riflessione e di condivisione nell’aria pura delle Alpi di Gressoney.

Difficile condensare in un articolo la ricchezza e il senso dell’esperienza, ci è riuscita però Allegra Brusamonti, di Prima Classico A, nel contributo che con gioia e gratitudine condividiamo qui sotto:

Non serve portare abiti firmati, non serve essere dei geni a scuola, non serve nemmeno il numero di follower su Instagram. Tutto questo non conta per il cammino a Gressoney. Conta solamente il cuore, la mente e la forza di volontà. Quello di Gressoney è un cammino lungo il quale si imparare a conoscere gli altri ma soprattutto noi stessi. Una tra le più belle attività a Gressoney sono le camminate. Quest’anno abbiamo raggiunto la montagna della Punta Regina. Un’attività in cui più che mai si sono rivelati essenziali cuore, mente e volontà. Passo dopo passo, sorso dopo sorso, vescica dopo vescica, siamo arrivati in cima alla montagna. Le nostre fronti erano madide di sudore, ma la vista ripagò di gran lunga la fatica fatta lungo la scalata. Una scalata che insegna l’importanza di non mollare mai, di non gettare la spugna al primo ostacolo e di avere fiducia. Perché, in fondo, ogni relazione poggia le sue basi sulla fiducia reciproca dell’uno verso l’altro. E la gita a Gressoney è servita proprio a questo: ad abbattere i primi muri della diffidenza per arrivare a poterci fidarci l’uno dell’altro.

Allegra Brusamonti, Prima Liceo Classico A