In collegamento con l’Antartide

Aprile 20, 2021 Categoria: ,

Un momento dell’incontro di oggi per i Licei in diretta con i ricercatori della Stazione scientifica “Concordia” in Antartide. Photo Credit: PNRA-IPEV.

Nella giornata di oggi tutti gli studenti delle classi Seconde del Liceo Classico, del Liceo Scientifico e del Liceo Scientifico Sportivo hanno vissuto un emozionante collegamento in diretta con la Stazione Concordia, una delle due basi scientifiche italiane in Antartide, costruita e gestita in collaborazione con la Francia e sita sul plateau antartico orientale, nel sito denominato Dome C, ad oltre 15.000 km di distanza dal nostro Leone…

L’incontro ‒ organizzato dal prof. Ettore Albertario e dal Dipartimento di Scienze dei Licei, con il supporto tecnico del prof. Christian Devaux che ha curato il collegamento telematico ‒ ha permesso agli studenti Leoniani di entrare nella base, squisitamente accolti da Rodolfo Canestrari, Ph.D. e Station Leader della Stazione Concordia, e da altri partecipanti alla missione, tra cui due medici e due ricercatori fisici.

Nella prima parte dell’incontro gli scienziati hanno mostrato ai ragazzi alcune immagini della base, collocata in un paesaggio dalle condizioni di vita estreme, con temperature che arrivano a -70/-80 gradi centigradi, spesso spazzato dal vento e da bufere di neve. Simpatica la confessione del medico scozzese della base a questo riguardo, quando, interrogato dai ragazzi su cosa più gli mancasse ha detto… la pioggia! E giustamente per uno Scozzese può essere una mancanza paesaggistica capace di generare una certa nostalgia…

L’incontro, durato oltre un’ora, ha permesso ai ragazzi di toccare con mano come è fatta una base di ricerca scientifica in ambiente polare, come si svolge la giornata quotidiana dei ricercatori che la abitano, quali ambiti di ricerca sono portati avanti, dallo studio scientifico delle condizioni medico-biologiche in un ambiente estremo, allo studio dell’inquinamento atmosferico mondiale nelle sue ripercussioni su di un luogo, l’Antartide, di per sé incontaminato, o ancora scarsamente inquinato. E ancora, lo studio del campo magnetico terrestre, della ionosfera tramite radar, delle correnti atmosferiche e dei venti, della concentrazione dell’ozono nella troposfera.

Gli studenti leoniani hanno poi rivolto ai ricercatori varie ed interessanti domande anche sulla loro vita quotidiana nelle sue incombenze e nelle sue necessità spicciole, come ad esempio la gestione dell’acqua ad uso alimentare e per lavarsi all’interno della base e la questione dei rifiuti che ogni attività genera, dalle buste di plastica ai rifiuti alimentari. Il “Trattato Antartico” impone infatti che nessun rifiuto prodotto dall’attività umana resti sul territorio e la coscienza ecologica dei ricercatori internazionali in Antartide fa sì che questo tema non sia di poca importanza nell’attenzione quotidiana e nell’organizzazione per farvi fronte.

Qui sotto, alcune delle immagini della stazione “Concordia” e dell’ambiente Antartico circostante mostrare oggi ai ragazzi dei Licei dai ricercatori. Photo Credit per tutte le fotografie: PNRA-IPEV.