“La vedo bene!” – In ricordo di fr. Gianni Stella SJ

Dicembre 15, 2020 Categoria: ,

 

Fr. Gianni Stella SJ (Martignacco, UD, 18 dicembre 1936 - Gallarate, VA, 15 dicembre 2020).

Fr. Gianni Stella SJ (Martignacco, UD, 18 dicembre 1936 – Gallarate, VA, 15 dicembre 2020).

“La vedo bene”, così spesso fr. Stella salutava amici e conoscenti quando lo si incontrava nei corridoi del Leone. Con un sorriso e una freschezza che immediatamente donavano ristoro. Muoveva al riso, meglio al sorriso, e al tempo stesso lo sentivi che lo stava dicendo sul serio: che ti vedeva “bene”, che vedeva quel bene che pure alberga in ciascuno di noi, e te lo faceva scoprire, quel tuo bene, te lo faceva coltivare, e venir fuori, e coccolare quasi. Te lo metteva tra le mani, e tu per un po’ te ne prendevi cura…

Aveva questo dono di essere vicino, ma al tempo stesso rispettoso dei tuoi tempi e dei tuoi passi. Era amico ma senza bruciare tempi e spazi, forse anche per la sua profonda umiltà e una sua timidezza di fondo, che lo faceva arrossire di fronte ad un complimento, a volte anche solo ad un saluto, un riconoscimento – sempre reciproco con lui; non aveva nessuna smania di mettersi in mostra, nessuna ambizione di onori, al tempo stesso però era operosissimo e non smetteva un attimo di lavorare nella vigna del Signore.

Uno dei pochissimi fratelli gesuiti ad essere consacrato diacono – il 24 settembre del 1977 – arriva al Leone dalla Casa di esercizi di Triuggio a partire da quell’anno, spendendosi per oltre un ventennio come Docente di religione alla Scuola Media. Passa quindi alla Primaria per un periodo altrettanto lungo e curando i cammini spirituali degli studenti alla Comunione e alla Cresima. Grande la sua attenzione al “linguaggio dei segni”, che elaborava per i ragazzi e che attraverso il quale riusciva a veicolare loro i contenuti della dottrina: la consegna della croce, il sandalo, il sale, la roccia… Molto spesso gli veniva chiesto di battezzare, così come pure di seguire i fidanzati nel cammino di preparazione al Matrimonio. Ha in questo modo – con uno stile personale, con la sua bontà e disponibilità, con la sua chiarezza – formato generazioni di studenti: tutti lo ricordano sempre con grande affetto e con grande stima.

Grande fu il suo lavoro con il gruppo delle “Mamme missionarie”, che “ereditò” dal p. Springhetti e di cui curava anche l’aspetto formativo con riunioni settimanali a tema.

Per tutta la sua vita fu uomo intellettualmente curiosissimo, e la sua fu una vera formazione permanente: sempre intento, nel poco tempo libero dalle incombenze giornaliere, a studiare e ad approfondire i temi biblici.

La sua passione per la Bibbia lo portava annualmente in Terra Santa, spesso accompagnato dall’amato fratello in veste di reporter, al punto che per le strade di Gerusalemme gli abitanti lo riconoscevano e lo chiamavano per nome – con grande stupore del Preside Rech, nel viaggio che con fece lui alla fine degli anni ’90!!

Curava anche le Cappelle dell’Istituto e lo faceva con la precisione e la meticolosità che lo contraddistinguevano in ogni attività da lui esercitata.

Aveva questa sua capacità di meravigliarsi per la bellezza della vita – la luce che si riflette su di un minareto, una esegesi biblica, un sorriso -,  una caratteristica questa che contraddistingue le menti più vive.

La sua semplicità – quella semplicità d’approccio che tanto lo fece amare – era sempre la semplicità propria della profondità.

In questo tempo di Natale – una festa a cui preparava i ragazzi con gioia e la capacità di condividerne la magia – la sua mancanza si fa ancora più dolorosa: quando si allestisce il presepe infatti, e si cercano le statuine in gesso, sempre si dice “il presepe di fratel Stella”.

Ciao caro fr. Stella, continua a vegliare su di noi che restiamo ancora un po’ in “questa valle di lacrime … dove si piange tanto volentieri”. Noi sappiamo che da lassù tu continuerai a “vederci bene”.

 

Un breve video in ricordo di fr. Stella, con la canzone “Si, viaggiare” di Lucio Battisti interpretata dall’ex-alunno Alessandro Barsanti.