Presepe, presenza

Dicembre 14, 2020 Categoria: ,
Il Presepe nel corridoio direzionale dell'Istituto Leone XIII, con le presenze di p. Besana e di p. Ceroni.

Il Presepe nel corridoio direzionale dell’Istituto Leone XIII, con le presenze di p. Besana e di p. Ceroni.

Presepe, presenza.

«Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l’asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l’umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme.»
Tommaso da Celano, Vita di san Francesco.

Praesaepe: “prae” (davanti) + “saepes” (recinto) = luogo – una grotta, una stalla – che ha davanti un recinto, microcosmico diorama dal carattere bucolico, ambientazione pastorale sognante e soave, la tenerezza di un bambino che viene alla luce, cielo stellato, canto di zampogne.

Ma cosa rende felice ai nostri occhi una scena che è oggettivamente tragica – nella brutalità della sua povertà, nell’antefatto di un rifiuto e di una scacciata: persone fragili, senza dimora, errabondi in una notte buia, boreale, trafitta nella sua pelle e nella nostra dal baluginio acuminato di stelle?

Prefigurazione di una vita attraversata dal dolore – ed anzi “pilot” stesso, capitolo primo, numero zero, di una vicenda destinata a concludersi con la tortura e la crocefissione. Spoiler incarnato nel suo necessitato epilogo – e necessario, ma libero, alla nostra salvezza. Come il crocefisso sullo sfondo di alcune Natività celebri (da Lorenzo Lotto a Rembrand, e i Bambini della Passione ecc.), questa natività ci parla, come ogni nascita, della sua stessa morte. Sala parto e scena del crimine, grotta e Golgota, in fasce e nel sudario, e il cartiglio dell’Angelo reca già in filigrana il titulus crucis…

Eppure, eppure…

Eppure la Croce germoglia, sconfigge la morte, e attraverso il dolore, attraversa il dolore, lo oltrepassa, e il “the end” cede il posto al cartellone “continua”…

Nel manto ciclico e fittizio, stagionale – nostra umanità dolente, bisognosa di consolazione – la Resurrezione irrompe, spezza il circolo del riproporsi terreno. Essa instaura un “prima” e un “dopo”, lo fa una volta per tutte, per sempre, dal rotolare via del macigno che sigillava il sepolcro: questa tomba è vuota, perché essa è tornata culla.

Presepe, scena recintata e a suo modo protetta, come può essere una scuola. Scena pure attraversata dai dolori propri di ogni umanità, benché celati dietro un sorriso, benché sempre pronta ad ascoltare, a consolare.

La caricatura di p. Ceroni su un tappeto volante – affettuoso tributo di un ex-alunno al ritorno da un campeggio leoniano a Planpinceux, estate 1959 – mentre saluta attraversando le stelle, lui ora stella a sua volta, luce eterna.

Le mani di p. Besana mentre danzano a formare un nodo – pacchi di riviste e opuscoli costuditi al passare del tempo, all’ingiallirsi della carta. Scritte di servizio e di cura sulla loro nuova livrea, bozzolo di protezione, indicazione alla vista, segno. Il Bue e l’Asinello nei pacchi più vecchi da lui conservati nella nostra Biblioteca – primi anni ’80: Ritmo 65, A Mosca venti gradi sottozero, Bombe a Reggio Calabria. Sfondo di deserti mediorientali o catene montuose persiane attraversate dai Re Magi negli ultimi pacchi confezionati – trimestrali dell’Osservatore Romano, fino al dicembre del 2018, Unicuique suum / Non prevalebunt.

Carta da pacco e da giornale, scartata e fatta diventare testata d’angolo.

Non ricordo, ma presenza.

Il nodo e le scritte di p. Besana a tutela delle riviste della Biblioteca, qui nei pacchi più antichi conservati (primi anni '80).

Il nodo e le scritte di p. Besana a tutela delle riviste della Biblioteca, qui nei pacchi più antichi conservati (primi anni ’80).

 

L'affettuoso omaggio di un ex-alunno a p. Ceroni, di ritorno da un campo estivo a Plancipincieux, Val Ferret (1959).

L’affettuoso omaggio di un ex-alunno a p. Ceroni, di ritorno da un campo estivo a Plancipincieux, Val Ferret (1959).

 

I Re Magi tra le dune, gli ultimi pacchi confezionati da p. Besana con le ultime annate de L'Osservatore Romano (2016-2018).

I Re Magi tra le dune: gli ultimi pacchi confezionati da p. Besana con le ultime annate de L’Osservatore Romano (2016-2018).