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Settembre 1, 2020 Categoria: ,

 

1 settembre 2020: in tempo di mascherine si sorride con gli occhi.  Qui in foto un manipolo di rappresentanti di “Quelli della panchina...”.   crew trasfersale e diffusa (quasi un network!).  Da sinistra: Stefano Broggi, Lucrezia Branca, Matteo Palumbo, Gabriele Ebreo. Buon inizio ragazzi!!

1 settembre 2020: in tempo di mascherine si sorride con gli occhi.
Qui in foto un manipolo di rappresentanti di “Quelli della panchina…”, crew trasversale e diffusa (quasi un network!).
Da sinistra: Stefano Broggi, Lucrezia Branca, Matteo Palumbo, Gabriele Ebreo. Buon inizio ragazzi!!

 

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico… “. L’emozione per questo giorno speciale – a suo modo, un primo giorno di scuola – ci induce a ricorrere alle parole del poeta…

Se infatti è vero che in questi mesi di lockdown l’Istituto Leone XIII non si è mai fermato, prima attivando una DAD praticamente… h24!, e poi mettendo mano ad una grande ristrutturazione e adeguamento dei suoi locali in vista della ripresa – è pur vero che era da “quel” 23 febbraio che gli studenti mancavano… Ci mancavano… Perché sono loro, il senso di tutto, il senso del nostro essere qui…

Vederli oggi ripercorrere a piccoli gruppi, distanziati – radiosi, abbronzati, sorridenti negli occhi – il corridoio del Leone, prendere posto nelle loro classi, sentire le loro voci allegre risuonare sotto i soffitti imbiancati di fresco… Vederli fermarsi, ancora una volta, al termine delle lezioni sulle “loro” panchine, e non tornare subito a casa, ma stare ancora un po’ qui, davanti alla loro scuola, insieme… beh… è una emozione grande, che fa di questo giorno, appunto, un giorno speciale… Qualcosa che aspettavamo da tempo e che allarga il cuore…

Guardarli così oggi, “in presenza”, ci dà la carica per affrontare con entusiasmo e positività, con creatività e apertura, i disagi di una situazione mondiale non ancora risolta… Ravviva in noi quella fiducia che ogni educatore deve possedere, come ricordava il cardinale Carlo Maria Martini (di cui ieri, 31 agosto 2020, ricorreva l’ottavo anniversario della morte):

Leggendo il vangelo, l’educatore noterà che Gesù Figlio di Dio, paragona l’uomo al terreno, a un seme, a una pianta, a un capitale da amministrare: cioè a realtà dinamiche, in evoluzione, con la possibilità concreta e quotidiana di crescere, al trenta, al sessanta, o al cento per uno. […] Gesù ha sempre manifestato fiducia nell’uomo. È convinto che in coloro che compiono il bene, sperano e sopportano, lo sappiano o no, opera sempre anche lo Spirito di Dio, l’Onnipotente, il Salvatore, il Santificatore dell’uomo. Sa inoltre, che i frutti non si raccolgono subito e che, non di rado, chi semina non raccoglie (cf. Giovanni 4, 37-38).
[…] Bisogna saper attendere pazientemente, con l’animo del contadino che semina generosamente, sopporta con resistenza le fatiche del travaglio educativo …

Grazie dunque ragazzi per la luce che portate nelle nostre giornate, grazie per la vivacità, e vitalità… Grazie di esserci e, ancora una volta, di alimentare l’ottimismo…

È proprio grazie a voi che oggi, 1 settembre 2020:

Si respira una dolce aria che scioglie
le dure zolle, e visita le chiese
di campagna, ch’erbose hanno le soglie:

un’aria d’altro luogo e d’altro mese
e d’altra vita: un’aria celestina
che regga molte bianche ali sospese…