Esercizi Spirituali per i Maturandi

Il gruppo dei partecipanti

Da mercoledì 5 a sabato 8 febbraio Beatrice Tosi ed io, studenti del quinto anno di Liceo del Leone XIII, accompagnati da padre Nicola Bordogna SJ e dal prof. Giuseppe La Mela SJ, abbiamo partecipato agli Esercizi Spirituali, che si sono tenuti a Pianezza, in provincia di Torino.

Lì ci siamo riuniti assieme a ragazzi e professori dell’Istituto Sociale di Torino, di cui alcuni già conosciuti al Kairòs dell’anno scorso, e a due compagni dell’Istituto Pontano di Napoli.

Gli Esercizi Spirituali ci hanno permesso di allontanarci dalla quotidianità per riflettere sul cammino delle nostre vite intrapreso finora. Utilizzare il cellulare ci era concesso, ma per un migliore svolgimento del ritiro: sia Beatrice che io l’abbiamo impostato in modalità aereo usandolo esclusivamente come sveglia.

Gli Esercizi sono cominciati la sera dell’arrivo con la proiezione del film “Into the Wild” che, con la propria profondità di contenuti, è stato funzionale ad introdurci a questa esperienza.

Al mattino seguente ci è stato presentato un estratto della parabola del figliol prodigo del Vangelo di Luca.

Nell’arco dei due giorni e mezzo successivi, il passo è stato commentato versetto per versetto dagli adulti, tra cui i nostri accompagnatori appunto, che ci hanno sistematicamente dato spunti per pensare.

Tra una sessione di ascolto e l’altra avevamo dei momenti in cui, nel silenzio, abbiamo annotato i nostri pensieri, in seguito esposti nei momenti di condivisione.

Dal testo abbiamo estrapolato il significato. profondamente umano e straordinariamente attuale.

Infatti la parabola va interpretata come allegoria delle nostre vite, nella quale si alternano momenti di stabilità e confusione.

Prof. La Mela e padre Bordogna inoltre hanno dato la loro disponibilità ad intrattenere dei colloqui personali con noi, anche per avere un nostro riscontro sul ritiro.

Torniamo da Pianezza con questa consapevolezza: la vita non è sempre fatta di gioie, ma abbiamo il potere di perseguire la tranquillità riconciliandoci con noi stessi; ed è proprio questo che la rende bella: la possibilità di scegliere la propria strada. 

Ringraziamo i ragazzi che hanno partecipato per la loro apertura durante le condivisioni ed i docenti che hanno organizzato il tutto.

Infine invitiamo i prossimi studenti di Quinta a partecipare l’anno prossimo!