Un percorso nella Giustizia italiana

Gennaio 21, 2020 Categoria: ,
L'intervento del dottor Nobili. Alla sua destra il prof. Paolo Tenconi

L’intervento del dottor Alberto Nobili. Alla sua destra il prof. Paolo Tenconi

Martedì 21 gennaio gli studenti del V anno dei Licei del Leone XIII hanno incontrato in Istituto il dottor Alberto Nobili, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il il Tribunale di Milano.

Si tratta del secondo di tre appuntamenti dal titolo Un percorso all’interno della giustizia italiana, che rientrano nel più ampio progetto di formazione dei ragazzi ai temi di Cittadinanza e Costituzione.

Nella primo incontro del 14 gennaio si era parlato di legittima difesa, del processo penale e dell’uguaglianza dei diritti di fronte alla Legge; in questa occasione si è trattato del delicato tema delle carceri in Italia, che al momento ospitano ben 60.500 persone, detenute per reati di vario genere.

Nel presentare la difficile situazione delle carceri, come luogo di pena e di correzione, l’accento del Sostituto Procuratore è caduto spesso sul valore del tempo di reclusione inflitto in nome della giustizia, probabilmente ancora troppo poco curato in vista del recupero della persona. Secondo la sua autorevole opinione nel carcere si dovrebbe aiutare il detenuto favorendo la rieducazione individuale, soprattutto in vista di un auspicabile reinserimento sociale.

Sebbene si continui a parlare di ergastolo, a suo parere, almeno per i casi meno gravi, andrebbe formulata una pena anche minore, ma “sicura” dal punto di vista del rispetto della sua applicazione. 

Oggi in nome di una rieducazione del detenuto servirebbe molto di più offrire un impegno lavorativo che tenga occupata la persona e la faccia “crescere” anche culturalmente. Certo, per raggiungere questo obiettivo occorre personale sempre più qualificato!

In questo percorso formativo il dottor Nobili comprende anche i cosiddetti “secondini” che oggi, ben più correttamente nominati polizia penitenziaria, svolgono un compito delicato, ovvero si rendono disponibili ad un coinvolgimento relazionale con i detenuti, seppur talvolta comprensibilmente difficile da gestire.

Sul finire dell’intervento del magistrato è stata data ai ragazzi l’opportunità di rivolgere domande sul tema della giustizia applicata al sistema carcerario. Il Sostituto Procuratore ha risposto puntualmente alle richieste anticipando che nel terzo incontro non mancherà di riportare anche alcune esperienze personali di vita vissuta nei suoi ben 40 anni di carriera.

Un grande ringraziamento va al dottor Alberto Nobili per la generosa disponibilità e ai professori Paolo Tenconi e Cecilia Scaglioni per l’organizzazione dell’iniziativa.