Due premi al Concorso Dantesco Nazionale

Aprile 10, 2019 Categoria: ,
I Leoniani premiati a Ravenna con la prof.ssa Cocuzza

I Leoniani premiati a Ravenna con la prof.ssa Cocuzza

10 aprile, ore 6:30 del mattino, Stazione Centrale.

Un gruppo di studenti delle classi IV Scientifico A e IV Scientifico B del Leone XIII è in partenza per Ravenna, deliziosa cittadina romagnola, ultima dimora di Dante.

E la presenza del Sommo Poeta in questa città si respira in ogni angolo: tantissime sono le iniziative che le associazioni culturali mettono in campo ogni anno per diffondere le parole della Commedia, per rendere viva la bellezza della poesia dantesca.

Il nostro Liceo partecipa fin dalla prima edizione, in particolare, al Concorso Dantesco Nazionale Multimediale Andrea Chaves, promosso dal Centro Studi dei Frati minori conventuali di Ravenna.

Si tratta di un’esperienza di studio molto interessante, che stimola gli studenti ad analizzare le più affascinanti suggestioni della Commedia alla luce del mondo attuale.

Consegna del Secondo Premio nella Basilica di San Francesco

Consegna del Secondo Premio nella Basilica di San Francesco

Il titolo del Concorso di quest’anno era A maggior forza e a miglior natura liberi soggiacete, un passo del  XVI canto del Purgatorio, che, con un bell’ossimoro, esprime il paradosso della vera libertà cristiana.

Alcuni nostri studenti di IV Scientifico, guidati dalle prof.sse Annamaria Cocuzza e Alice Zanardi, hanno lavorato insieme, condividendo riflessioni ed esperienze di lettura: da Dante siamo passati a Dostoevskij, da Saviano a Sofocle e alla sua Antigone – perché, sì, anche al Liceo scientifico, alcune letture ci sembrano irrinunciabili – dai film di Woody Allen a Bulgakov.

Alla fine, due di questi lavori sono stati considerati meritevoli: un gruppo, composto da Giacomo Cadei, Lisa Comparato, Arianna Garavaglia e Paolo Pallavicini ha vinto il secondo premio – un riconoscimento in denaro di 450 euro – , un altro gruppo, formato da Iñaki Corbo, Giacomo Ferrari, Mattia Imeri e Giulia Scalise, ha meritato una menzione d’onore per la qualità del lavoro svolto.

La cerimonia di premiazione è stata emozionante e si è articolata in due momenti distinti: nella prima parte della mattina tutti gli studenti delle scuole partecipanti – da Napoli a Bologna, da Messina a Ivrea – si sono ritrovati nella Sala Preconsiliare del Municipio alla presenza delle autorità; nella seconda parte, dopo l’omaggio alla Tomba di Dante e la declamazione da parte di due studenti del XVI canto del Purgatorio, gli studenti vincitori hanno presentato alla giuria e al pubblico presente i loro lavori nella Basilica di San Francesco.

La giornata si è conclusa, come da tradizione, con l’attesa e sempre interessante visita guidata ai principali monumenti ravennati con i celeberrimi mosaici, forse ispirazione per il Paradiso dantesco.

E’ stata proprio una bella esperienza per i nostri ragazzi, che hanno potuto constatare la ricchezza della condivisione culturale con coetanei e adulti appassionati.

Prof.ssa Annamaria Cocuzza
Docente di Lettere ai Licei

 

Paolo depone la corona d'alloro

Paolo depone la corona d’alloro

Riportiamo di seguito le impressioni di Paolo, uno degli studenti premiati:

Siamo appena rientrati a casa dopo una giornata intensa, ricca di emozioni, piena. Siamo arrivati a Ravenna e la cerimonia era già cominciata.

Eravamo alla tomba di Dante, sì quel Dante, che tutti conosciamo.

Per la prima volta l’ho sentito vicino, non tanto come qualcosa di astratto che si studia sui libri, ma come una persona. Insieme ad una ragazza di Bologna abbiamo deposto una corona d’alloro all’interno della cappella. Un onore, un’emozione indescrivibili.

All’inizio guardavo questo progetto come uno dei tanti, poi con passione abbiamo realizzato il nostro lavoro, un video. Alla fine la sorpresa, abbiamo vinto il secondo posto!

Dopo la premiazione, i genitori della persona a cui è intitolato il concorso,  Andrea Chaves, hanno parlato di loro figlio, un ragazzo appassionato di Dante che conosceva a memoria tutta la Commedia!

Ha perso la vita sul Monte Bianco, casa mia, dove mi alleno da quando ho tre anni! Mi si è gelato il sangue. Tristezza e felicità, la prima per Andrea, la seconda per l’eredità che ci ha lasciato.

Abbiamo visitato con piacere altri luoghi della città, che avevamo conosciuto durante le lezioni di arte con il prof. Strati.

Paolo Pallavicini
IV Scientifico A